venerdì 22 novembre ore 21
di Stefano Massini
regia Silvano Piccardi
musiche per arpa composte da Floraleda Sacchi
eseguite dal vivo da Augusta Giraldi
Ho scritto Donna non rieducabile adattando in forma teatrale brani autobiografici ed articoli di Anna Politkovskaja. La mia idea era trasformare drammaturgicamente questi materiali lavorando sullo scatto d’istantanea, ovvero sulla sequenza immediata, sul flash che coglie un dettaglio e dalla somma di dettagli ricava l’insieme. Non ho voluto raccontare la ‘storia di Anna’: non mi interessava. E neppure mi interessava farla raccontare ad altri personaggi eventuali. Il mio unico obiettivo era restituire dignità teatrale ad una sensazione che mi aveva colpito nel primo avvicinamento ai testi della Politkovskaja: la loro feroce immediatezza. La loro portata fotografica. Ho tentato così di costruire un album di immagini, una carrellata di esperienze in presa diretta, una galleria di zoom su precise situazioni, atmosfere, solo talvolta stati d’animo. Ne è nato un collage di quasi 20 quadri. Ogni volta che il quadro inizia il pubblico non sa niente: viene brutalmente scaraventato dalle parole in un determinato contesto che non conosce e che sta a lui ricostruire dai particolari. È come se per 20 volte gli occhi si riaprissero e si richiudessero su temi e luoghi diversi, sempre da intuire. Direi che non si tratta di un testo “su Anna Politkovskaja”, bensì un viaggio “negli occhi di Anna Politkovskaja”. Visione in soggettiva degli abissi russo-ceceni.
(Stefano Massini)
Rassegna No More
No more, che vuol dire mai più: mai più violenza maschile sulle donne, mai più femminicidio, mai più discriminazione di genere. No more, dalla Convenzione nazionale contro la violenza maschile sulle donne, è un grido spontaneo, che dopo i casi di femminicidio avvenuti nel Municipio X è diventato ancora più forte sul nostro territorio, e ha coinvolto associazioni, scuole, terzo settore e cittadini e cittadine.
La rassegna amplia il raggio dell’esperienza al femminino, al corpo e al ruolo femminile, alla lotta per l’emancipazione, alla tenacia della denuncia, al rapporto con l’universo maschile, attraverso proposte artistiche variegate, godibili ed estremamente intense, e momenti formativi e di confronto assembleare. Si racconteranno le donne e la differenza di genere attraverso la musica, il teatro, la conferenza buffa, la danza contemporanea, il cinema, la fotografia e le arti visive.